SUTURA CUTANEA CON TECNICA DI AVVICINAMENTO
(TECNICA DEI 4 AGHI)
Lorenzo TESSARI, Trieste
Fondazione Gl. Bassi, Flebo Club
Premessa:
Ad ognuno di noi nella pratica flebologica quotidiana è capitato di dover attendere anche mesi affinché un'ulcera ben detersa e pulita guarisca per seconda intenzione con le comuni tecniche elastocompressive, o con innesti o trasposizione di lembi cutanei.
Far guarire queste perdite di sostanza per prima intenzione spesso non è possibile in quanto l'avvicinamento dei lembi cutanei recintati provoca spesso, oltre all'allargamento della ferita stessa, delle sezioni cutanee trasversali nella sede dei punti di sutura con peggioramento della deiscenza stessa.
La tecnica innovativa proposta, sfruttando le proprietà visco-elastiche della cute con una trazione estesa su un'ampia superficie lineare ed in particolare sulla tela sub cutanea superficiale, è in grado di approssimare i lembi cutanei della perdita di sostanza e chiudere quindi con una sutura, anche estetica, per prima intenzione ferite con perdita di sostanza anche estesa, piaghe deterse etc. che altrimenti richiederebbero metodiche terapeutiche alternative e molto tempo per la guarigione.
Tecnica:
La metodica consiste nell'introdurre nella cute prima e nella tela sottocutanea superficiale poi un ago per tutta la sua lunghezza prima di farlo di nuovo uscire dalla cute e 'tapparlo' con un altro ago più piccolo inserito nel primo.( es. 20G nel 18G oppure 23G nel 20G L'innesto di ago che si è infisso su un lembo della ferita cutanea va poi ripetuto nel lembo contrapposto.
Si inseriscono a questo punto uno o più fili riassorbibili ( Vicryl o Dexon ) nei piani sottocutanei girando intorno all'asta metallica dell'ago prima da un lato e poi dall'altro; il successivo nodo sui fili così introdotti induce l'avvicinamento dei lembi della ferita con una trazione omogenea ed equamente distribuita : si può quindi procedere alla sutura definitiva, anche estetica, della cute.
Gli aghi vanno lasciati in sede per otto/dieci giorni, vanno poi sfilati l'uno dall'altro e dalla cute stessa che nel frattempo ha potuto, per le sue capacità visco-elastiche, adattarsi alla nuova superficie da ricoprire senza segni di decubito nei rimanenti punti di sutura che andranno rimossi allo scadere del quindicesimo giorno.
Conclusione:
Questa tecnica facilmente riproducibile permette in maniera sterile con materiali d'ambulatorio di uso comune e dì basso costo di ottenere guarigioni di piaghe e/o di ferite con perdita di sostanza in tempi sufficientemente brevi e gratificanti sia per il flebologo che per il paziente stesso.